mercoledì 5 giugno 2013

Mons. Felice Di Molfetta (e amici) zittiti dal Papa: Francesco rifiuta di sabotare la messa di sempre

Incredibile l'astio ideologico di certi ecclesiastici nei confronti della messa di sempre, quella dei grandi santi della Chiesa. Consolante la reazione di Francesco. Davanti alla supponente richiesta censoria di alcuni vescovi, il Papa si è dimostrato poco "collegiale" e assai Pontefice.

I vescovi della Conferenza episcopale pugliese si sono recati da Papa Francesco in visita “ad limina”, insieme all'ordinario di Cerignola e Ascoli Satriano, quel Felice Di Molfetta che in più occasioni ha dimostrato una accesa avversione per la messa tradizionale.

Ebbene, tra tutte le preoccupazioni di questo difficile momento per la società e per la fede, i vescovi pugliesi cosa sono andati a chiedere al Papa? Naturalmente, di cassare il motu proprio di Benedetto XVI e proibire o almeno limitare la libertà che tutti i sacerdoti hanno di celebrare il rito antico. Pare che Francesco, che dai suoi vescovi si attende uno zelo riposto in cause più degne, abbia dovuto trattenersi dal mandare tutti al loro paese.

La risposta del Papa, d'altro canto, non ha lasciato spazi a equivoci e repliche: "Non se ne parla", è il senso della secca sentenza di Francesco. Insomma, un invito al silenzio per meditare sul senso della vita e dell'episcopato. L'episodio è istruttivo anche per gli emuli del Di Molfetta in terra lecchese.