Lecco - La vicenda personale e religiosa di Magdi Allam suscita un
sentimento di tristezza, come avviene davanti alla speranza che si spegne, al
primo volo spiccato dal nido che non porterà più in cielo.
DI NOME E DI FATTO. Magdi Allam era sfuggito a Maometto.
Diventando Cristiano di nome e di fatto, si è guadagnato (assieme alla
possibilità del Paradiso) la condanna a morte che pesa sul capo di chi rinnega
l'islam. Da battezzato ha voluto spendersi nella più alta carità cristiana che,
insegna il Vangelo, consiste nel dare (o rischiare) la propria vita per salvare
i fratelli. Lui ha pensato di mettere in guardia i cattolici dal pericolo
dell'islam, sino a scomparire nella spessa cortina fumogena sparsa intorno alla
sua imbarazzante figura di cristiano politicamente scorretto.
APPARENTE RAGIONE. Magdi Allam ha così amato il Belpaese, la
sua gente e la Chiesa da fondare un partito politico, con il simbolo della Croce
racchiuso nel tricolore. Oggi torna a far parlare di sè con un doloroso
annuncio: "Lascio la Chiesa cattolica per la legittimazione che fa dell'islam
come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del
Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto". Cosa dire a Magdi
Cristiano Allam? All'apparenza ha ragione lui, almeno per quanto riguarda la
condotta di molti che oggi occupano l'autorità nella Chiesa.
PATENTI DI TOLLERANZA. Potremmo solo dirgli di venire a
Lecco. Certo, ci troverà qualche circolo che organizza incontri "culturali" col
prevosto per dimostrare l'indimostrabile, ossia che l'islam è religione
d'assoluta bontà. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo già dato, col dimostrare
quanto valgano certe patenti di tolleranza regalate all'islam. Un articolo di
padre Gervaso ha sciorinato alcune delle sure riferite ai
cristiani, tratte dall'edizione ufficiale del Corano pubblicata dall'Unione
delle comunità islamiche italiane, l'Ucoi.
IL CORANO SUI CRISTIANI. Le riportiamo di seguito. "Maledica
Allah i miscredenti" (sura 2,89). "Sono certamente miscredenti quelli che
dicono: Dio è il Messia figlio di Maria" (Sura 5,17); "Quando incontrate gli
infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le
catene dei prigionieri" (Sura 47,4); "Vorrebbero che foste miscredenti come lo
sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finchè
non emigrano alla causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli
e uccideteli ovunque li troviate" (Sura 4,89); "Quando poi siano trascorsi i
mesi sacri, uccidete questi associatori (ndr: poichè credenti in un Dio uno ma
anche trino i cristiani vengono considerati mušrikun, cioè associatori) ovunque
li incontriate: catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si
pentono, eseguono l'orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro
strada. Allah è perdonatore, misericoridioso". (Sura 9,5); "Di fronte ad Allah
non ci sono bestie peggiori dei miscredenti" (Sura 8,55)...
MEZZALUNA TRAFITTA. Torniamo finalmente al nostro invito.
Prevosto o meno, Magdi Allam faccia una visita a san Nicolò, la basilica di
Lecco. Si inoltri sino ai piedi dell'altare, o meglio del tavolo posto davanti
all'altare dalla riforma vaticansecondista. Alzi gli occhi ed osservi il dipinto
nella volta della navata centrale. Riconoscerà la flotta cristiana che sbaraglia
quella mussulmana, la Madonna che consegna il Rosario simbolo del combattimento
per la difesa della fede, e (tra l'altro) una Croce da cui parte un fulmine che,
squarciando nubi nere, trafigge la Mezzaluna. Un antico dipinto dedicato a San
Pio V, il Papa del Concilio di Trento e della battaglia di Lepanto. Ebbene,
Magdi Allam accetti il nostro invito, osservi bene quell'opera e si domandi se è
proprio lui che dovrebbe sentirsi fuori posto nella Chiesa cattolica...
Giulio Ferrari
Da: www.corrieredilecco.it 26 marzo 2013